Il risultato è stato sorprendente: i motori diesel di ultima generazione inquinano pochissimo. Entrambe le vetture, oggetto della prova su strada, hanno emesso valori di NOx e di PM10 abbondantemente inferiori rispetto alla normativa attuale, Euro 6 d-temp (168 mg/km) e perfino rispetto a quella Euro 6 d-final (120 mg/km) che entrerà in vigore a partire dal 2021.
Ecco i 5 punti a favore del diesel, espressi da Bosch a seguito del test:
1) un motore diesel di classe ambientale Euro 6 produce emissioni di CO2 inferiori del 15% rispetto a un motore comparabile, alimentato a benzina.
2) un motore diesel è caratterizzato da un minor consumo di carburante - con 1 litro si percorrono più km - e dunque consente un risparmio di risorse, di CO2 e di denaro, nel caso di utilizzo frequente dell'auto.
3) gli obiettivi di abbattimento delle emissioni di CO2, fissati dalla UE per il 2020, sarebbero difficilmente conseguibili senza i motori diesel.
4) con l'introduzione del filtro anti particolato (FAP) le emissioni di polveri sottili (PM10) dei motori diesel sono state drasticamente ridotte.
5) i motori diesel di ultima generazione rispetteranno più facilmente i limiti imposti per le emissioni do ossido di azoto, perché risentono meno dei diversi stili di guida e delle variabili ambientali.
Gerhard Dambach, amministratore delegato di Bosch Italia, ha sottolineato un dato sorprendente: a fronte della diminuzione delle immatricolazioni delle automobili con alimentazione diesel, sì è verificato un aumento delle emissioni di CO2. In Italia non accadeva da 15 anni.
Se il futuro sarà elettrico, il periodo di transizione per arrivarci potrebbe non escludere il diesel, che a livello economico rimane sicuramente un'opzione conveniente per gli automobilisti che percorrono molti chilometri.
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MILANO - SESTO SAN GIOVANNI - PADERNO DUGNANO