Si è parlato spesso, ultimamente, della carenza mondiale dei semiconduttori, elementi basilari per tutti i dispositivi tecnologici che ci assistono, ci tengono compagnia e che, oggigiorno, rendono possibile la vita quotidiana. Ogni qualvolta che inviamo una e-mail, che giochiamo on-line, che vediamo un video in streaming, che cuciniamo o che saliamo in macchina, stiamo usando un semiconduttore.
Per capire più precisamente i motivi della crisi dei semiconduttori bisogna immaginare tutte le centinaia di tipologie di chip e microchip che compongono l'intera industria del silicio, fatta di cobalto, litio, grafite, nickel, etc. In linea generale, stiamo parlando di un’industria che, ad oggi, vale circa 500 miliardi di dollari.
Negli ultimi mesi diversi settori sono stati colpiti dall’emergenza legata alla mancanza di questo prezioso componente; non si tratta solo di strumenti sofisticati, come i chip prodotti per comporre computer che vantano prezzi che partono da 100, sino ad arrivare a migliaia di dollari.
Nessuno avrebbe mai pensato che anche il settore automotive ne potesse essere colpito, invece ne è parte in causa e sta cercando di affrontare la crisi al meglio delle sue possibilità. L’elettronica, infatti, rappresenta circa il 40% dei componenti di tutte le automobili di ultima generazione: dai microprocessori ad alta potenza per la gestione dei sistemi elettronici di bordo, ai chip in grado di comandare ogni singolo dispositivo. I semiconduttori, sono elementi semplici, che hanno lo scopo di trasmettere informazioni di base come, ad esempio, illuminare lo schermo di un monitor di un cruscotto o permettere l’utilizzo dei sistemi di sicurezza. Le stesse linee di produzione, necessitano di semiconduttori e, a causa della loro assenza, rischiano il blocco o, comunque, un drastico calo della produzione.
L’elenco delle case produttrici che sono state colpite è solo al principio di periodo di esaurimento scorte senza, al momento, una prospettiva di nuovi approvvigionamenti. Ford ha comunicato il fermo della produzione di oltre 75.000 veicoli solo negli Stati Uniti. L’Ovale Blu ha fermato, nella fabbrica di Detroit, più di 45.000 unità tra Explorer, Aviator, Mustang e pick-up F-Series, “mostri sacri” del Nord America. Ha, inoltre, deciso di fronteggiare la scarsità dei semiconduttori, utilizzando i chip già disponibili per portare avanti la fabbricazione di veicoli elettrici, non solo per soddisfare la massiva richiesta, ma anche come policy in linea con la svolta green iniziata qualche anno fa.
Grazie a più di vent’anni di esperienza, anche Ambrostore, ha cercato di prevenire il problema, approvvigionando il proprio stock. Ambrostore, inoltre, sta facendo la sua parte cercando di essere ancora più vicina a tutti i suoi clienti, non solo dedicando loro servizi e consulenze per affrontare al meglio il momento, ma anche strutturando un processo di acquisto che permetta di finalizzare la procedura in tutta sicurezza.
1. SCEGLI ONLINE – Esplora, sul nostro sito, la nostra gamma di vetture e veicoli commerciali, e trova ciò che è più adatto alle tue esigenze.
2. ORDINA IN SALONE - Data l'elevata richiesta, una volta scelta la vettura (o il veicolo commerciale) di tuo interesse, inviaci una richiesta per fissare, subito, un appuntamento nella sede a te più comoda. Uno dei nostri consulenti, ti aiuterà a perfezionare l'ordine.
3. RITIRA IL TUO VEICOLO - L'ordine di consegna sarà regolato in base alla data di acquisto.
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Negli ultimi mesi diversi settori sono stati colpiti dall’emergenza legata alla mancanza di questo prezioso componente; non si tratta solo di strumenti sofisticati, come i chip prodotti per comporre computer che vantano prezzi che partono da 100, sino ad arrivare a migliaia di dollari.
Nessuno avrebbe mai pensato che anche il settore automotive ne potesse essere colpito, invece ne è parte in causa e sta cercando di affrontare la crisi al meglio delle sue possibilità. L’elettronica, infatti, rappresenta circa il 40% dei componenti di tutte le automobili di ultima generazione: dai microprocessori ad alta potenza per la gestione dei sistemi elettronici di bordo, ai chip in grado di comandare ogni singolo dispositivo. I semiconduttori, sono elementi semplici, che hanno lo scopo di trasmettere informazioni di base come, ad esempio, illuminare lo schermo di un monitor di un cruscotto o permettere l’utilizzo dei sistemi di sicurezza. Le stesse linee di produzione, necessitano di semiconduttori e, a causa della loro assenza, rischiano il blocco o, comunque, un drastico calo della produzione.
L’elenco delle case produttrici che sono state colpite è solo al principio di periodo di esaurimento scorte senza, al momento, una prospettiva di nuovi approvvigionamenti. Ford ha comunicato il fermo della produzione di oltre 75.000 veicoli solo negli Stati Uniti. L’Ovale Blu ha fermato, nella fabbrica di Detroit, più di 45.000 unità tra Explorer, Aviator, Mustang e pick-up F-Series, “mostri sacri” del Nord America. Ha, inoltre, deciso di fronteggiare la scarsità dei semiconduttori, utilizzando i chip già disponibili per portare avanti la fabbricazione di veicoli elettrici, non solo per soddisfare la massiva richiesta, ma anche come policy in linea con la svolta green iniziata qualche anno fa.
Grazie a più di vent’anni di esperienza, anche Ambrostore, ha cercato di prevenire il problema, approvvigionando il proprio stock. Ambrostore, inoltre, sta facendo la sua parte cercando di essere ancora più vicina a tutti i suoi clienti, non solo dedicando loro servizi e consulenze per affrontare al meglio il momento, ma anche strutturando un processo di acquisto che permetta di finalizzare la procedura in tutta sicurezza.
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